La naturopatia è una disciplina poco conosciuta nella sua essenza, sebbene negli ultimi anni siano aumentate le persone che si rivolgono alla figura professionale del naturopata.
Molti pensano che la naturopatia sia una concorrente della medicina allopatica o che ne rappresenti un’alternativa, mentre non lo è. Questo è un errore non solo di valutazione, ma anche un’accezione che si è sviluppata e mantenuta per lungo tempo, creando appunto equivoci e sminuendo questo settore.
Rifletto spesso per cercare di definire al meglio la mia professione e sensibilizzare molte più persone e, oggi, mi sento di definirla alla stregua dell’antica e forse dimenticata economia domestica, quella materia che insegnava come gestire la casa, la spesa, la cucina e la quotidianità al meglio.
In fondo la naturopatia è proprio così, un sapere che dovrebbe essere insegnato a scuola ed il cui nucleo centrale è fatto di misura e semplice buon senso. Si tratta di un sapere che ci insegna come svegliarsi bene la mattina, scegliere bene i propri cibi, dare le giuste priorità nella giornata, prendersi cura si sé in primis, degli altri e delle relazioni tra umani. Avere del tempo per stare in mezzo alla natura, del tempo da dedicare agli animali, per ascoltare musica, per leggere e tutto ciò che può nutrire la nostra personalità. Insegna a capire quando fermarsi per evitare di sovraccaricarsi, stancarsi e ammalarsi, di disciplinarsi sull’ora in cui staccare la spina e finalmente rilassarsi e dormire bene.
Sembra un quadro quasi scontato e facile no?
Stando però alla mia esperienza ed osservazione del comportamento umano, non sono poi molti coloro che conoscono queste semplici regole e le applicano!
Quando si tratta di andare in supporto a chi non sta bene, la naturopatia non si permette mai di sovrapporsi all’intervento della medicina allopatica o di sostituirla, non si pone in quel paradigma, non ne ha il pensiero, non ne ha neppure il desiderio. Per questo si dice che la naturopatia non lavora sulle patologie, il suo scopo è quello di suggerire buoni stili di vita, di lavorare quindi in prevenzione ed in sostegno delle patologie. Perciò, in questo caso affiancare la medicina ufficiale, essere quindi COMPLEMENTARE, INTEGRATA E NON ALTERNATIVA!
Mi è capitato, invece, di sentire commenti riguardanti l’essere in competizione con la medicina allopatica!
Chi preferisce un pensiero di contrapposizione, uno contro l’altro per vedere chi è il più bravo, non ha compreso non solo cosa sia la naturopatia, ma dimostra di avere una visione dualistica e sterile, poco utile. Al contrario, sarebbe più saggio sfruttare al massimo le competenze, che per me restano essenziali, per vivere la propria vita in modo armonioso.