Affrontiamo l'autunno con l'alimentazione

Manuela Micucci • ott 21, 2021

Passaggio e adattamento

Quando il nostro corpo si prepara al passaggio tra l’estate e l’inverno, fa più o meno ciò che facciamo con il cambio di stagione dell’armadio: mettiamo via gli abiti leggeri per la primavera e l’estate e recuperiamo quelli pesanti per l’autunno e l’inverno.


Il nostro corpo utilizza il periodo di fine estate e inizio autunno per compiere questo passaggio fondamentale, in cui deve liberarsi delle energie rinfrescanti accumulate durante l’estate (per adattarsi al caldo) e introdurre energie riscaldanti per prepararsi ad adattarsi al freddo dell’inverno.


Possiamo aiutare e sostenere il nostro organismo in questo cambiamento attraverso l’alimentazione o, al contrario, ostacolarlo se compiamo scelte alimentari errate. Le conseguenze si manifesteranno in termini di disturbi a carico delle alte e basse vie respiratorie, come raffreddori, mal di gola, tosse, bronchiti; quelle situazioni che comunemente definiamo malanni stagionali.


La media delle persone si è abituata a considerare normali e naturali questi malesseri di stagione, delineandoli come conseguenza del freddo o di virus e batteri, ma è davvero così? Forse no, altrimenti tutti ci ammaleremmo, invece, sappiamo che ci sono persone che non prendono mai nemmeno un raffreddore!


Questo può dipendere da moltissimi fattori, tra cui una costituzione molto forte con cui si ha la fortuna di nascere, uno stile di vita sano (niente intossicanti come tabacco, alcol e caffè, cibo spazzatura, ecc...) una buona attività fisica costante, la capacità di adattarci allo stress, evitando di affannarci, oppure da un’alimentazione consapevole.

Come facciamo ad acquisire consapevolezza di una sana alimentazione?

Possiamo rivolgerci sicuramente ad un esperto in nutrizione ed informarci su tutto ciò che concerne una sana alimentazione, quindi, scelte alimentari corrette da fonti attendibili o da varie letture di libri utili.


Possiamo, poi, attingere da concetti che derivano dalla filosofia macrobiotica, che sono aspetti energetici di Yin e Yang


Conoscendo queste nozioni, è possibile scegliere il cibo in modo da aiutare il corpo nel cambio di stagione ed evitare i famosi disturbi autunnali e probabilmente anche quelli invernali successivi.

Il mio percorso formativo e le esperienze su di me e sui miei clienti

Dopo anni di studio, non solo di Naturopatia ma in materia di cibo e di approfondimenti riguardanti le varie tipologie alimentari, ho voluto sperimentare personalmente alcune teorie nella mia vita


Alle prime armi con il lavoro, mi chiedevo quale fosse la giusta alimentazione per l’essere umano, fra tutte quelle che avevo studiato, quella vegana, quella vegetariana, quella fruttariana, la mediterranea, la chetogenica, la dieta a zona. 


Insomma di letteratura per ciascun tipo e di studi in merito ne abbiamo un’infinità. 


Ogni libro che mi trovavo a leggere e approfondire mi dava l’idea che quel tipo di alimentazione fosse la più corretta e giusta! 


Quindi, mi chiedevo: ma se andavano bene tutte quale era quella migliore? 


È qui che ho iniziato a comprendere molti aspetti della fisiologia umana, il terreno costituzionale di ciascun individuo, le basi della medicina tradizionale cinese applicata all’organismo. E mi sono resa conto che non esiste una panacea, una soluzione uguale per tutti anche in ambito alimentare, ma che ciascuno ha bisogno di un percorso individuale tenendo conto di molti fattori. 


Sappiamo, peraltro, che la teoria non basta, che da sola non è sufficiente e che assume valenza nel momento in cui viene applicata. Così ho voluto sperimentare su di me molte scelte alimentari differenti.


Fin da piccola difficilmente ho passato un inverno senza contrarre un raffreddore, un’influenza e, soprattutto, tonsilliti. Certamente, con la crescita, questi episodi sono diminuiti, ma il problema delle placche alla gola e delle infiammazioni delle alte vie respiratorie rimaneva.


Dopo il mio percorso di studi, ho appreso che per ridurre queste problematiche era necessario diminuire drasticamente se non eliminare il latte e tutti i suoi derivati, perché come ormai è risaputo, aumentano la produzione di muco e l’infiammazione, favorendo proprio tutte quelle problematiche legate alle vie respiratorie. 


Successivamente, portando avanti gli studi sulla salute intestinale ed approfondendo i disturbi e le malattie legate ad esso, ho compreso che c’è un altro alimento che andrebbe utilizzato con molta moderazione ed è il glutine. La questione è ampia e andrebbe approfondita, ma questo articolo tratta altre tematiche. Mi limito a dirti che, nella scelta di un’alimentazione corretta, dovremmo cercare di eliminare il più possibile le farine raffinate (bianche) e quindi i panficati (pizza, focacce, piadine, maritozzi, ciambelloni, ecc…). Imparare ad utilizzare cereali in chicchi integrali e semi integrali, meglio ancora se cereali senza glutine, come miglio, quinoa, grano saraceno, amaranto e tutti i tipi di riso.


Non si tratta, quindi, di fare scelte drastiche, come essere vegani o vegetariani (quella rimane una scelta spesso fatta per etica) ma non certamente del tutto idonea alla nostra fisiologia). 


Le proteine animali sono importanti, non vanno escluse, ma assunte in modo equilibrato, scegliendo proteine che derivano ovviamente da allevamenti biologici. Anche in questo caso, l’argomento è ampio ed ho parlato in diverse dirette della necessità di compiere scelte alimentari oculate.


È importante comprendere che ci sono alimenti che se, come spesso capita, vengono utilizzati in eccesso creano problemi alla nostra salute e al buon funzionamento del NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO.

Lo Yin e lo Yang

Conoscere lo Yin e lo Yang, studiando la macrobiotica, è utile per comprendere come guarire da alcuni disturbi legati ai malanni stagionali e come prepararsi all’autunno e all’inverno.


L’energia Yin ha il potere di rinfrescare il corpo, mentre quella Yang lo riscalda


È chiaro, quindi, che durante l’estate abbiamo bisogno di una maggiore quantità di cibi e stili di cottura Yin e durante l’autunno e l’inverno di una maggiore quantità di cibi e stili di cottura Yang.


Durante l’estate ci “carichiamo” di energia Yin mangiando tanta verdura cruda, frutta cruda, qualche gelato, usando cotture leggere e veloci, aumentando il crudo, bevendo molto di più, utilizzando succhi, centrifugati, estratti, bevande fresche. Tutta questa energia rinfrescante di tipo Yin va bene nella stagione estiva, fino a quando fuori fa caldo. Ma, appena iniziano i primi freddi, può diventare un problema, perché il corpo ha bisogno di calore

Cosa succede se continuiamo ad alimentarci con cibi che non vanno bene per quella data stagione?

Il nostro corpo, se è sano e forte, ha una certa capacità di gestione degli eccessi Yin/Yang, quindi. si adopera per fare una specie di cambio di stagione repentino per far fronte al freddo improvviso; e lo fa buttando fuori il freddo (Yin) attraverso il muco, facendoci venire il raffreddore! E, se il freddo da eliminare è eccessivo o se il corpo è debole, possono comparire anche influenza, tosse, sinusite, otite, ecc...

Ora tieni a mente ciò che sto per dirti!

Non sempre la colpa è del freddo fuori da noi.


Spesso, infatti, ci capita di pensare di aver appunto preso freddo, oppure di aver preso un colpo d’aria; però, a volte, si tratta del freddo dentro di noi, quello che abbiamo accumulato in estate. 

E allora cosa dobbiamo fare? 

Incominciamo a ridurre i cibi e le cotture Yin a fine estate, quando ancora le temperature sono miti, quindi, non dobbiamo arrivare ad inizio autunno o, addirittura, all'autunno inoltrato, ma già da inizio settembre. In questo modo, non saranno necessarie manovre d’emergenza per eliminare lo Yin all’arrivo del freddo ed evitare così di beccarci il raffreddore!


È importante iniziare ridurre tutti gli alimenti dal potere molto rinfrescante, molto acquosi e molto freddi, ridurre il crudo e iniziare ad introdurre cibi riscaldanti e ben cotti, come le zuppe e le minestre calde. 

Quali cibi dobbiamo ridurre o non assumere?

A titolo esemplificativo:

  • gelati-granite
  • succhi di frutta – estratti – centrifugati
  • bibite fredde
  • frutta molto acquosa e/o molto zuccherina
  • frutta tropicale
  • frutta cruda
  • verdura cruda
  • cibi che aumentano la produzione di muco: latticini, zuccheri, farine raffinate

Quali cibi dobbiamo introdurre?

È utile introdurre gradualmente:

  • avena
  • miglio (risulta essere un alimento che asciuga il corpo)
  • grano saraceno (da evitare se sono presenti disturbi cutanei cronici)
  • zuppe
  • aumentare il cibo cotto
  • tè caldo (meglio i te verdi e fermentati, eliminare o ridurre drasticamente, invece, tè rosso e nero e caffè)
  • verdure stufate a lungo
  • doppie cotture (ad esempio crocchette di cereali, sformati, tortini, ecc.)
  • per chi non è vegano o vegetariano, ridurre le carni rosse e prediligere proteine animali più digeribili come pesce e uova.

Valutazione personale

Questi consigli, per quanto utili e incisivi per la tua salute, sono generici, possono essere sicuramente applicati per migliorare il vostro stile di vita, ma è necessario effettuare una valutazione personale, al fine di delineare il miglior percorso per la specifica persona.


In questo articolo trovi uno spunto per iniziare a capire alcuni principi dello Yin e dello Yang e provare ad applicarli, sperimentando in cucina, ma uno tra i tanti principi della naturopatia è comprendere la diversità di ciascuno individuo e l’integrità di mente corpo e spirito e che ognuno di queste componenti interagisce e influenza l’altra. Pertanto, il naturopata, riconoscendo questi aspetti ed avendo una visione dell’individuo olistica, agisce su tutti i tre piani.


Siamo tutti diversi e l’alimentazione va sempre personalizzata prendendo in considerazione una molteplicità di fattori: età, genere, fascia climatica in cui si vive, attività fisica, lavoro, stile di vita, condizioni di salute, predisposizioni genetiche, stato emozionale e psichico, in poche parole quello che in Naturopatia viene definito terreno costituzionale.

I cinque alimenti che possono aiutarci ad affrontare l’autunno.

1. L'uva per l'energia

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L’uva è un alimento perfetto per la dieta di questo periodo di passaggio tra l’estate e l’autunno, non a caso è di stagione. La natura ci dà sempre quello di cui abbiamo bisogno, nel momento in cui ne abbiamo bisogno. 


Tra le numerose proprietà dell’uva c’è quella di stimolare le funzioni intestinali, soprattutto se la consumiamo insieme alla buccia e ai semi. È, inoltre, ricchissima di resveratrolo, un noto antiossidante e, grazie all’elevata presenza di zuccheri rapidamente assimilabili, ci dà la giusta sferzata di energia per affrontare il cambio di stagione tra estate ed autunno.


È anche indicata in caso di anemia e affaticamento, uricemia e gotta, artrite, iperazotemia ed alcune malattie della pelle.  


Grazie al contenuto di polifenoli, ha un’azione di modulazione a livello cellulare nel contrastare non solo l’invecchiamento cellulare ma anche la formazione di cellule neoplastiche. Un'azione svolta dal Resveratrolo sopra citato che è presente in particolare nella buccia dell'uva nera. 


L’uva ha inoltre proprietà antivirali, grazie al contenuto di acido tannico e di fenolo, in grado di contrastare il virus dell'herpes simplex. Puoi provare ad applicare succo d'uva o di mosto sulle labbra affette da herpes più volte al giorno per aiutare il processo di guarigione.


L'uva risulta anche particolarmente utile in caso di stitichezza.


Chi soffre di disturbi digestivi, dovrebbe mangiare gli acini d'uva senza buccia e semi. 


Attenzione se si soffre di sindrome metabolica da insulino-resistenza o diabete di tipo 2, l'uva sarebbe da evitare se non in piccole quantità sporadicamente. 


Se, invece, si è in sovrappeso, è consigliabile mangiare l'uva in quantità moderate e la mattina a colazione, ma mai dopo i pasti e dopo circa le 15.

2. Il caco (diospoyros kaki) contro la stanchezza

Grazie al contenuto di minerali, come potassio, magnesio, fosforo, sodio e calcio, può essere utile a combattere gli stati di affaticamento


Inoltre, contiene un’alta percentuale di zuccheri semplici e per tale ragione risulta adatto soprattutto a chi ha bisogno di energia immediata, per esempio bambini e sportivi. 


È un buon diuretico e un valido aiuto per l’intestino, soprattutto in caso di stitichezza


È, infine, utile anche a chi tende a ricercare cibi dolci e confezionati, come biscotti, merendine, cioccolata.


Potrebbe essere un buon spezzafame!

3. La melagrana per fare il pieno di antiossidanti

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La melagrana è un frutto talmente prezioso che non possiamo proprio farcela mancare soprattutto in autunno che è la sua stagione di appartenenza. 


È ricchissima di vitamina C, vitamina K e tantissimi fenoli, che hanno azione antiossidante


Ha qualità gastroprotettive, antimicrobiche, antibatteriche, vermifughe, vasoprotettrici, idratanti


Il modo migliore per beneficiare a pieno di tutte le sue proprietà è mangiare il frutto fresco, ma possiamo assumerlo anche sotto forma di spremuta.

4. I fichi per l’intestino

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I fichi freschi stimolano la peristalsi intestinale e hanno blande qualità lassative


Aiutano, inoltre, la pelle a mantenersi più bella e più sana. Sono molto ricchi di minerali e vitamine, in particolare, vantano un buon quantitativo di vitamina B6.


Come per l’uva, le indicazioni rispetto alle limitazioni d’uso sono le stesse. 


Per l’esattezza questo frutto è molto più calorico! Quindi, per limitare l’eccesso calorico meglio assumerlo fresco che secco.

5. La zucca per restare in forma

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La zucca è uno degli alimenti meno calorici che possiamo portarci a tavola e, se in vacanza ci siamo concessi qualche stravizio di troppo, può essere un validissimo aiuto per tornare in forma. 


Tra l’altro, vanta anche buone qualità diuretiche


Fa la sua comparsa proprio a cavallo tra l’estate e l’autunno e possiamo usarla per preparare mille piatti dall’antipasto dal dolce.  Per esempio, possiamo utilizzarla per ottenere gustosi e salutari minestroni autunnali. 


La zucca, a fronte di un limitato contenuto calorico, ha un buon potere saziante ed è ricchissima di minerali.

Un ultimo ripasso sui principi della macrobiotica

L'energia Yin

In estate, per creare equilibrio ed armonia fra il nostro corpo e l’ambiente esterno molto caldo, abbiamo bisogno di rinfrescarci. E lo facciamo attraverso alimenti la cui energia Yin raffredda il corpo: frutta cruda, anche tropicale, latticini freschi, gelati, yogurt, olio crudo, verdure crude e altri elementi precedentemente elencati.


L’energia Yin, espansiva, sale verso l’alto. Se accumuliamo eccessi di Yin (come avviene in estate) verranno immagazzinati in alto nel corpo e vicino alle vie di uscita più comode (vie respiratorie) od in superficie (per uscire dalla pelle). Ecco spiegati i raffreddori di settembre e gli eritemi sempre molto frequenti in estate.


Ad ogni cambio di stagione, quindi, deve cambiare anche il nostro modo di alimentarci.


Ora che siamo in autunno, l’organismo necessita di alimenti in grado di equilibrare il freddo in arrivo, per creare armonia con l’ambiente esterno. 


Quindi i piatti che prepariamo ci devono riscaldare, ma il problema di oggi è che la sera rientriamo in case iper-riscaldate, togliamo la giacca, mettiamo le mezze maniche e ci prepariamo un’insalata! Ma cosa preferiste mangiare tra una zuppa e un’insalata se vi trovaste all’aperto od in una casa senza riscaldamento?


Al nostro corpo non importa del riscaldamento di casa. Quando fuori fa freddo, dentro deve fare caldo e viceversa. Se non lo aiutiamo a liberarsi dello Yin in eccesso rischiamo quindi di esporci più facilmente ai malanni invernali.

In cucina le parole chiave sono: cremoso, caldo e dolce

È ora di abbandonare o almeno ridurre le insalatone, le macedonie, la frutta cruda, i gelati (anche se con latte vegetale), i succhi di frutta e le bevande fredde, ovvero gli alimenti dall’energia molto Yin. Anche l’olio crudo è raffreddante, quindi è bene ricominciare ad utilizzarlo soprattutto cotto, magari utilizzando una pentola con un fondo alto e con la fiamma al minimo. 


Bisogna anche adattare i metodi di cottura al cambio di stagione e quindi allungare le cotture con stufati, minestre calde e cibi saltati.


Concediamoci condimenti più abbondanti e sapori più pieni


Con il freddo va bene anche qualche frittura ogni tanto (meglio con olio di sesamo), che ha in sé una forte energia Yang che riscalda e tonifica.


Utilizziamo i cereali tipicamente invernali come riso dolce (mochi), avena, grano saraceno e il miglio, che asciugano l’umidità del corpo, e ricordiamoci di consumare spesso verdure dolci e tonde (cipolla, carota, zucca, cavoli), che ci aiutano a contrastare la voglia di dolce, sono curative per stomaco, milza e pancreas e rinforzano il sistema immunitario!


Infine, non dimentichiamoci di usare i malti: di riso, di mais, d’orzo e di frumento.


Dolcificanti naturali derivati dai cereali assommano alle qualità di gusto dello zucchero un apporto nutritivo che tonifica l’intero organismo, con un’azione specifica sul sistema nervoso. Il loro utilizzo regala energia e migliora il tono dell’umore, spesso incupito dalle prime giornate autunnali.


La regola è comunque di valutare la situazione di ognuno e se si hanno patologie per le quali non si possono assumere zuccheri (anche se questi non sono zuccheri semplici) è sempre bene non scegliere il fai da te ma rivolgersi ad un esperto.


Con questi semplici accorgimenti affronteremo la stagione fredda nel miglior dei modi, tenendo lontano i malanni stagionali. 


Certamente l’alimentazione non è sufficiente a supportare il sistema immunitario, che necessità di un lavoro di integrazione e di pulizia intestinale e sostegno, ma, sicuramente, è utile per oltre il 50% del lavoro.


Del resto se ci alimentiamo bene, il nostro intestino sarà sano! E una sana alimentazione ci permette di avere una buona energia e di sentirci forti!


Se avessi bisogno di un percorso alimentare individuale sarò felice di riceverti nei miei studi

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