Dopo anni di studio, non solo di Naturopatia ma in materia di cibo e di approfondimenti riguardanti le varie tipologie alimentari, ho voluto sperimentare personalmente alcune teorie nella mia vita.
Alle prime armi con il lavoro, mi chiedevo quale fosse la giusta alimentazione per l’essere umano, fra tutte quelle che avevo studiato, quella vegana, quella vegetariana, quella fruttariana, la mediterranea, la chetogenica, la dieta a zona.
Insomma di letteratura per ciascun tipo e di studi in merito ne abbiamo un’infinità.
Ogni libro che mi trovavo a leggere e approfondire mi dava l’idea che quel tipo di alimentazione fosse la più corretta e giusta!
Quindi, mi chiedevo: ma se andavano bene tutte quale era quella migliore?
È qui che ho iniziato a comprendere
molti aspetti della fisiologia umana, il terreno costituzionale
di ciascun individuo, le basi della medicina tradizionale cinese
applicata all’organismo. E mi sono resa conto che non esiste una panacea, una soluzione uguale per tutti anche in ambito alimentare, ma che ciascuno ha bisogno di un percorso individuale
tenendo conto di molti fattori.
Sappiamo, peraltro, che la teoria non basta, che da sola non è sufficiente e che assume valenza nel momento in cui viene applicata. Così ho voluto sperimentare su di me
molte scelte alimentari differenti.
Fin da piccola difficilmente ho passato un inverno senza contrarre un raffreddore, un’influenza e, soprattutto, tonsilliti. Certamente, con la crescita, questi episodi sono diminuiti, ma il problema delle placche alla gola e delle infiammazioni delle alte vie respiratorie rimaneva.
Dopo il mio percorso di studi, ho appreso che per ridurre queste problematiche era necessario diminuire drasticamente se non eliminare il latte e tutti i suoi derivati, perché come ormai è risaputo, aumentano la produzione di muco e l’infiammazione, favorendo proprio tutte quelle problematiche legate alle vie respiratorie.
Successivamente, portando avanti gli studi sulla salute intestinale ed approfondendo i disturbi e le malattie legate ad esso, ho compreso che c’è un altro alimento che andrebbe utilizzato con molta moderazione
ed è il glutine. La questione è ampia e andrebbe approfondita, ma questo articolo tratta altre tematiche. Mi limito a dirti che, nella scelta di un’alimentazione corretta, dovremmo cercare di eliminare il più possibile le farine raffinate (bianche)
e quindi i panficati (pizza, focacce, piadine, maritozzi, ciambelloni, ecc…). Imparare ad utilizzare cereali in chicchi integrali e semi integrali, meglio ancora se cereali senza glutine, come miglio, quinoa, grano saraceno, amaranto e tutti i tipi di riso.
Non si tratta, quindi, di fare scelte drastiche, come essere vegani o vegetariani (quella rimane una scelta spesso fatta per etica) ma non certamente del tutto idonea alla nostra fisiologia).
Le proteine animali sono importanti, non vanno escluse, ma assunte in modo equilibrato, scegliendo proteine che derivano ovviamente da allevamenti biologici. Anche in questo caso, l’argomento è ampio ed ho parlato in diverse dirette
della necessità di compiere scelte alimentari oculate.
È importante comprendere che ci sono alimenti che se, come spesso capita, vengono utilizzati in eccesso
creano problemi
alla nostra salute e al buon funzionamento del NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO.