La fibromialgia secondo la naturopatia

Manuela Micucci • dic 02, 2021

Il punto di vista della naturopata

La fibromialgia è una sindrome non specifica che si manifesta con un insieme di sintomi anche variabili, caratterizzata da dolori muscolari e articolari, spesso acuti, rigidità dei movimenti, stanchezza o facilità di affaticamento, e presenza di punti dolorosi ben localizzati ma talvolta mutevoli. Purtroppo, non se ne conoscono le cause organiche e, spesso, prima di approdare ad una diagnosi precisa, la persona che ne soffre si vede spesso semplicemente etichettata come stressata o ansiosa.


Come naturopata, non posso certamente stabilire la presenza di questa malattia, se così possiamo definirla, poiché ancora non chiara la sua eziologia. Il mio ruolo non mi permette di fare diagnosi, che rimane competenza medica, posso intervenire sulla persona migliorando il suo quadro clinico, sostenendola quindi sia sul piano fisico sia sul piano mentale ed emozionale. In questo modo si potranno ridurre i disturbi correlati fino in alcuni casi alla quasi totale remissione, se si interviene precocemente e se si lavora appunto sulla consapevolezza dell’individuo e di fatto sul piano emozionale e psicologico. Ho fatto questa premessa perché rispetto a questo argomento delicato e ampio, mi interessa analizzare la fibromialgia dal punto di vista psicosomatico, per una serie di motivi, che adesso ti spiegherò. 

Un carico di dolore e fatica da alleggerire

Primo fra tutti, quello di comprendere che il corpo è il contenitore di emozioni e che tutto ciò che si manifesta a livello corporeo ha origine nella psiche.


Secondo, come sopra espresso, in medicina non si è ancora definita l'eziologia della fibromialgia, poiché le sue cause non sono appunto del tutto comprensibili


Ad oggi, viene classificata nell’ambito dei reumatismi extraarticolari


Le persone più frequentemente colpite da questo problema sono donne, di età compresa tra i 40 anni e i 50, che spesso vivono la propria esistenza mettendo avanti gli altri, con l’idea preponderante del sacrifico e con la sensazione di non riuscire mai a fare abbastanza. Questi soggetti spesso trascurano la propria salute, non ascoltano i segnali e le richieste del proprio corpo e abbandonano la propria carica vitale in favore dei "doveri" verso la famiglia e il mondo esterno, tra l’altro spesso autoimposti. 

Qual è il significato psicosomatico di tutto questo? 

fibromialgia, depressione muscolare, psicosomatica

Possiamo definire la fibromialgia come una “depressione muscolare”, una ragnatela invisibile che ingabbia la persona in una fitta rete che, appunto, cala sui muscoli imprigionandoli dolorosamente e rendendo faticosa ogni azione. 


Prova a pensare a tutte le azioni che si compiono senza entusiasmo ma solo per dovere, tutte quelle azioni compiute controvoglia. Ti è mai capitato?


Quante volte ti sei ritrovato a svolgere compiti, per compiacere gli altri, per dare conferma alla tua persona, magari nell’ambito scolastico o lavorativo, in nome di quel senso del dovere che senti? Quanta energia ti tolgono? Quanto ti lasciano spossato dopo averlo fatto? Io credo che ognuno di noi ne abbia fatto esperienza almeno una volta!


Questo modo di fare, che in realtà diviene un nostro modo di essere, crea una sofferenza interiore che arriva a localizzarsi nei muscoli e questo avviene perché il corpo appunto ci viene in aiuto, inviandoci dei campanelli di allarme, al fine di bloccare azioni che non ci fanno bene. Ci ritroviamo spesso però ad ignorare questi messaggi, soffocando le nostre esigenze individuali e i nostri desideri più profondi. 


Acquisire consapevolezza di certi atteggiamenti può essere il primo passo verso un miglioramento.


Il mio compito, nello specifico di questa problematica, non è solo quello di migliorare i disturbi attraverso dei rimedi e scegliendo un’alimentazione che possa contrastare l’infiammazione di basso grado, ma prima di tutto rendere cosciente e consapevole la persona di quanto appena spiegato.

Un aiuto dalla Floriterapia

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La floriterapia viene talvolta usata con formule standard per alcune problematiche e anche per la fibromialgia sono segnalati alcuni mix di fiori di Bach. 


Per quanto mi riguarda, nel caso della fibromialgia più che in altri – essendo la sintomatologia mutevole e diversa per ogni persona – credo che sia importante scegliere i fiori in base ad un colloquio approfondito che porti a far emergere (anche e soprattutto per far comprendere cose di sé alla persona trattata) le istanze principali che il corpo e l’inconscio vogliono segnalare e portare ad affrontarle. 


Un rimedio che è sempre benefico è Stress stop associato ad Equilibrio donna, che agisce a più livelli, aiutando a trovare lo spazio e l’amore incondizionato per sé stessi, che spesso a queste persone manca, ed a prendersi cura di se stessi, dedicandosi attenzione e tempo. 


Poi, come sopra specificato, per avere rimedi personalizzati è necessario effettuare una consulenza in studio, in modo tale che, attraverso il colloquio ed altri strumenti che utilizzo (come la digitopressione, l’iridologia, la fisognomica), possa studiare i fiori più utili ed indicati alla persona in questione.

Come agire sullo stress, integratori efficaci

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Poiché è dimostrato che la sintomatologia si acuisce spesso nei momenti di stress e di preoccupazione, tanto che alcuni clienti mi hanno riferito che in vacanza hanno avuto una temporanea remissione dei sintomi, un consiglio valido è quello di concedersi spesso pause e momenti rilassanti. Una buona idea può essere quella di far coincidere week-end fuori casa e piccole vacanze con relax alle terme (il calore delle acque può aiutare a decontrarre i muscoli). 


Sono molti utili integrazioni di Magnesio come decontratturante. Inoltre, questo minerale ha la capacità di agire a livello sia fisico sia psichico, senza controindicazioni ai dosaggi indicati. Anche l’integrazione di oligoelementi può risultare utile, nello specifico Manganese – Cobalto che agisce sull’asse del sistema neurovegetativo e attenua l’ansia e Fosforo e Litio. Il primo per la sua attività antispasmolitica e il secondo per l’azione sulle manifestazioni dolorose muscolari associate ad ansia e depressione.

 

Io consiglio spesso un rimedio naturale il Flogisen, efficace anche per i mal di testa e tutte le manifestazioni dolorose sia muscolari sia articolari, che contiene fitoterapici ad azione appunto analgesica e antidolorifica. Meglio se in associazione ad Epadx che, invece, agisce sull’infiammazione di basso grado. 


Ovviamente, questi sono consigli generici da calibrare, poi, sulla singola persona per meglio combinare la sinergia e i dosaggi. 


In caso contrario, se si volesse fare un tentativo in autonomia attenersi alle indicazioni riportate sulla confezione poiché trattasi di integratori alimentari (concepiti appunto come se fossero alimenti).


Alcuni trattamenti come la Riflessologia Plantare  sono sicuramente indicate, mentre per alcuni tipi di massaggio, più che altro a livello fisioterapico, occorre prestare molta attenzione poiché in alcuni casi potrebbero peggiorare la sindrome. 


Vanno bene invece il massaggio rilassante con olio caldo ed olii essenziali. 


L’attività fisica consigliata è quella costante, evitando quindi di trascorrere periodi di inattività che acuirebbero la rigidità, e moderata, che non porti mai la muscolatura ad una tensione eccessiva e di conseguenza estremamente dannosa per il fibromialgico. Esercizi che servono soprattutto a scaricare lo stress e regalare endorfine e sensazioni positive scaricando allo stesso tempo le tensioni. Ad esempio lo Yoga non dinamico potrebbe essere una soluzione.

Quali sono le cause della fibromialgia?

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Come ho specificato all’inizio dell’articolo, non è stata individuata una causa precisa per la fibromialgia


Secondo le ricerche, i sintomi possono iniziare dopo un trauma fisico, un intervento chirurgico, un’infezione od uno stress psicologico significativo. 


In altri casi, i sintomi si accumulano gradualmente nel tempo apparentemente senza un evento scatenante specifico. 


La fibromialgia è per 2/3 al femminile: le donne hanno maggiori probabilità di sviluppare fibromialgia rispetto agli uomini. Questo aspetto, secondo alcune ricerche, potrebbero dipendere da fattori culturali e potrebbe essere, quindi, collegato alle differenze nel modo in cui gli uomini e le donne provano e reagiscono al dolore. L’idea è quella di un collegamento alle aspettative sociali riposte differentemente nel ruolo degli uomini e delle donne. 


A mio avviso, si potrebbe anche osservare come anche le malattie autoimmuni siano maggiormente riscontrabili nel genere femminile.

La caratteristica principale del disturbo resta il dolore

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Nella normalità, quando il corpo subisce un danno, il cervello riceve immediatamente l’informazione, la quale corre lungo le vie nervose. Così i segnali nervosi viaggiano dal punto problematico attraverso il midollo spinale fino al cervello: il dolore è un avvertimento che qualcosa non va. Durante il processo di guarigione, il dolore migliora fino a scomparire.


Nel caso della fibromialgia, invece, si avverte dolore senza avere una ferita o un danno


Alcune ricerche scientifiche hanno evidenziato e supposto che il problema risieda nel modo in cui il cervello e il midollo spinale trattano i segnali del dolore. Con la fibromialgia, le cellule che portano segnali di dolore potrebbero essere in numero maggiore rispetto alla norma o, al contrario, ci potrebbe essere una minor concentrazione delle cellule deputate al controllo del dolore. Se questa ipotesi fosse confermata, ciò si tradurrebbe in un livello doloroso sempre attivato, come la musica che esplode su una radio. È una situazione in cui piccoli urti e lividi feriscono più del dovuto, dove si potrebbe provare dolore da circostanze che non dovrebbero crearlo affatto.

Tuttavia, sono molte le possibilità per cui i segnali dolorosi possono risultare alterati ed i medici non hanno accertato che la suddetta ipotesi sia la causa reale della fibromialgia. Potrebbe essere anche una sindrome multifattoriale.

Quali sono i fattori che possono avere incidenza in questa malattia?

  • Genetica. La fibromialgia sembra manifestarsi nell’ambito familiare. Dai genitori potrebbero derivare informazioni genetiche che predispongono verso un maggiore sensibilità al dolore. Altre informazioni genetiche possono predisporre verso stati ansiosi o depressivi, che peggiorano il dolore.
  • Altre malattie. Una malattia dolorosa pregressa come l’artrite reumatoide od il lupus oppure un’infezione, aumenta le possibilità.
  • Abuso emotivo o fisico. I bambini che subiscono abusi hanno maggiori probabilità di contrarla quando crescono. Ciò può accadere perché l’abuso cambia il modo in cui il cervello gestisce il dolore e lo stress.
  • Disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Alcune persone contraggono questo problema di salute mentale dopo un evento terribile, come un incidente automobilistico, un lutto od una violenza fisica. 
  • Ansia e depressione. Questi ed altri disturbi dell’umore sembrano in qualche modo collegati alla fibromialgia, anche se non esistono prove che effettivamente ne siano la causa. In ogni caso ansia o depressione coesistono con la malattia.
  • Assenza di attività fisica. La fibromialgia è molto più comune nelle persone che non sono fisicamente attive. L’esercizio fisico può aiutare a ridurre il volume del dolore e sembra essere un trattamento benefico.

Qual è l’obiettivo della Naturopatia nel trattamento della fibromialgia?

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Lo scopo del naturopata è quello di aiutare la persona nella gestione del dolore


Questo si realizza attraverso un approccio multidisciplinare sostanzialmente vòlto, attraverso il colloquio, a far comprendere la cura di sé stessi, la presa di coscienza del proprio stato attraverso i rimedi floreali e la consapevolezza corporea attraverso l’ascolto ed eventuale lavaggio emozionale REM, che consiste in una sorta di meditazione guidata. Inoltre, la riduzione dei sintomi con l’utilizzo della nutraceutica e l’azione combinata con trattamenti corporei specifici sopra evidenziati.


Il solo intervento farmacologico non cura la fibromialgia, poiché è mirato ad agire sulla sintomatologia ma non sulla comprensione e l'eventuale intervento sui vari fattori scatenanti. Tra i farmaci ai quali si ricorre più spesso troviamo gli analgesici e gli antiinfiammatori, affiancati dagli antidepressivi e, nei casi più gravi. dagli antiepilettici e dai cortisonici.


Certamente il lavoro naturopatico va affiancato almeno inizialmente alla terapia farmacologica che, strada facendo, può essere rivalutata e quindi ridimensionata dal medico. Ci sono persone che riescono nel percorso pian piano a migliorare notevolmente fino ad arrivare alla sospensione della terapia farmacologica o parte di essa.


All’interno del piano di cura personale va inserito un sano stile di vita che comprende una corretta alimentazione. Essa costituisce quasi la metà del lavoro, contribuendo in breve tempo al miglioramento dei sintomi, perché si elimineranno gli alimenti che creano infiammazione. Anche in questo caso, è necessario valutare e strutturare un piano personalizzato che tenga conto di vari aspetti della persona, dalla costituzione fisica al terreno costituzionale ed al gruppo sanguigno e se ci sono altre patologie correlate.  


L’intento del naturopata è ricercare l’equilibrio fra tutte le opzioni e, quindi, la sua capacità di indirizzare al meglio la persona verso il rimedio giusto, mentre nel "fai da te" spesso si procederà per tentativi, utilizzando quel farmaco o quell’integratore o quel mix che più di tutti aiuta a livellare i picchi dolorosi.

Chi sono le persone che corrono più rischi? Pensiamo di rientrare in questa descrizione? Spunti di riflessione

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Abbiamo già detto che la fibromialgia si manifesta prevalentemente in donne adulte. 


Ma vediamo nello specifico a quale tipologia di donne: 

  • Madri che hanno concentrato tutte le loro energie e risorse nell’accudire la casa ed i propri cari, dimenticando loro stesse;
  • Donne che dipendono molto dalla figura materna e che, al contempo, cercano di essere disponibili e di prodigarsi per più persone contemporaneamente (figli, colleghi, amici), senza ritagliarsi del tempo per sé. La sessualità e la dimensione di coppia sono spesso trascurate;
  • Donne che trascurano la propria salute, adducendo scusanti del tipo “non ho tempo”, ma che già manifestano problemi di artrosi precoce, reumatismi e tensioni muscolari ricorrenti.

Nella descrizione delle tipologie appare evidente un tratto comune: l’assenza di una dimensione femminile vissuta come piacevole e svincolata del senso del dovere.

Ribadisco la visione psicosomatica della fibromialgia

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La fibromialgia, da un punto di vista psicosomatico (ove il corpo funge da lavagna per le espressioni del mondo emotivo), pone l’accento su un carico di dubbi che pesano su ogni iniziativa.


La difficoltà nei movimenti, il sentirsi intrappolati in una rete invisibile che impedisce di gioire della quotidianità, rimarcano una conflittualità tra ciò che l’individuo vorrebbe fare e ciò che le istanze morali di riferimento educazione, dogmi religiosi, retaggi culturali sembrano imporgli.


La lettura psicosomatica diviene dunque un valido strumento per comprendere come comportarsi nei confronti di questa malattia. Noto come ogni persona affetta ha dei precisi tipi di movimenti che definisce estremamente dolorosi, a volte impossibili da compiere. La zona corporea interessata ci fa comprendere a grandi linee, su quale sia il campo emotivo sul quale agire.


Vediamo ora quali sono i significati dei principali distretti corporei.


Le spalle, anatomicamente parlando, sono fatte sia per portare pesi,sia, in quanto “snodo” degli arti superiori, per offrire la possibilità di manovra (nel mondo circostante) alle braccia.


Le braccia, congiuntamente alle mani, rappresentano l’azione portata nel concreto (accolgono, allontanano, lavorano, delimitano, proteggono).


Le mani amplificano il concetto di azione e di relazione, con il prossimo e con l’ambiente circostante, in quanto salutano, afferrano, stringono, modellano…


Un disturbo legato agli arti superiori rappresenta secondo i principi della meta-medicina l’impossibilità di modellare concretamente l’ambiente secondo la propria volontà.


La schiena fornisce protezione e al contempo, permette una postura eretta che pone l’individuo nella condizione di guardare avanti, nello spazio e nel tempo. 


Disturbi od il dolore alla schiena (che poi nello specifico ogni tratto del rachide ha un suo significato e collegamento ad altri distretti corporei) può indicarci dunque l’impossibilità di sentirsi protetti e percepire il futuro non come opportunità ma come ostacolo o motivo di ansie e preoccupazioni costanti.


Gli arti inferiori, cioè le nostre gambe, rimandano all’idea di collocarsi e spostarsi nel mondo e nell’esistenza, restando con i piedi per terra.

Quali sono gli strumenti che la naturopatia mette a disposizione per migliorare?

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Abbiamo visto quali possano essere le valenze psicosomatiche nell’ambito della fibromialgia. Ma come è possibile intervenire in pratica per contrastare o, quantomeno, contenerne i disturbi?


Le tecniche che la naturopatia mette a disposizione sono molteplici:

In questa prima parte, ti illustrerò il primo punto.

Gli alimenti amici

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Abbiamo visto che tra le possibili cause ci sia quella di un’iperattività del sistema nervoso neurovegetativo, pertanto sono consigliati alimenti ricchi di acidi grassi Omega 3, i quali agiscono sulla fluidità delle membrane cellulari e regolano la produzione di neurotrasmettitori e neuropeptidi, sostanze che trasportano le informazioni tra le cellule del sistema nervoso.


Si trovano soprattutto nel pesce – salmone, acciughe, sardine, aringhe, sgombri, trota, pescespada, tonno, sogliola, platessa, merluzzo – nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci, in alcuni olii vegetali come l’olio di semi di lino, l’olio di nocciole e di sesamo


Importante utilizzare olii contenuti in bottiglie di vetro scuro e una volta aperti conservati in frigo per evitare l’ossidazione. 


Per quanto riguarda il pesce, ovviamente è consigliato pesce pescato e quindi fresco. 


Ritengo più opportuno utilizzare le alghe in quanto sono detentrici per natura di Omega 3, mentre il pesce lo contiene in quanto assume elementi del mare perché, per sua fisiologia, il pesce non ne ha!


Ti consiglio in questo caso di utilizzare KlamExtra ed AlgoZym della NUTRIGEA utilizzando, al momento dell’ordine, il codice promozionale MICUCCI che ti permetterà di usufruire di uno sconto del 20%.


Altro consiglio è quello di bere molta acqua di buona qualità, al fine d’aiutare l’organismo a disintossicarsi dalle scorie fisiche e mentali, così come assumere tisane depuranti.


Evita le farine bianche, lo zucchero bianco e di canna, i latticini e le sostanze nervine come caffè, tè rosso e nero, che potranno essere sostituite con tè bancha, verde e caffè di cicoria. 


In generale, elimina le farine raffinate e tutti gli alimenti confezionati e processati a favore di cereali in chicchi come i vari tipo di riso, quinoa, grano saraceno e miglio.


Sicuramente avrai avuto modo di ricercare informazioni sulla fibromialgia, considerati oggi i mezzi a disposizione, ma spesso ci si trova spiazzati, quasi violentati delle proprie abitudini, rischiando di demoralizzarsi. È necessario conoscere le alternative, le possibili sostituzioni e combinazioni, in modo da evitare di sentirsi incapaci o pensare che tutto ciò sia difficile da mettere in pratica.


Puoi seguire anche la mia pagina Instagram per ricette utili a sensibilizzare verso un’alimentazione consapevole al fine di migliorare il proprio stato.


Ricordati che LA SALUTE È UNA VIRTÙ DEL CORPO, UNO STATO DELL’ANIMA E UNA FORMA DEL PENSIERO.

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