Il ritmo circadiano

Manuela Micucci • set 07, 2021

Nell’essere umano, durante l’arco della giornata, si verifica il ritmo circadiano. Recenti teorie hanno dimostrato che, regolando la ritmicità biologica in ogni fase della nostra vita quotidiana, si potrà migliorare il nostro stato di salute.


Vivere in simbiosi con la natura fa bene non solo al corpo ma anche alla psiche.


Vorrei spiegarti meglio come il ritmo circadiano può influenzare la nostra vita durante le 24 ore e perché può incidere su vari disturbi fisici.

Cos’è il ritmo circadiano

Il ritmo circadiano comprende una serie di stimoli che si alternano nell’arco di una giornata intera. Il nome vede la sua origine dalla descrizione latina “circa diem” che significa “intorno al giorno”. 


È un naturale orologio biologico che regola il nostro organismo. Per questo occorre prestare molta attenzione a quello che svolgiamo durante la giornata, soprattutto dobbiamo rispettare alcuni orari al fine di non vedere compromessa la nostra salute. 


Nel ritmo circadiano rientrano i periodi di sonno e di veglia che sono alla base di tutto. Durante la fase diurna, cioè nelle ore di piena luce, il nostro sistema ghiandolare produce gli ormoni mentre nella fase notturna si genera una sorta di riposo che ha lo scopo di ricaricare le nostre cellule. Per questo è importantissimo rispettare certi ritmi durante tutta la giornata.

Ritmo circadiano notturno

Durante la notte il nostro organismo non riceve stimoli di luce dall’esterno per cui ci dedichiamo al riposo, o almeno dovremmo. 


Resta il fatto che, oggi, l’uso della tecnologia ci ha permesso di esporci a luci artificiali anche nel periodo notturno. Quanti di noi la sera, coricandosi sul letto, si mettono davanti al pc, smartphone o semplicemente il televisore, magari fino a tarda serata? Perché nel frattempo avete perso il sonno? 


Sapete perché? La nostra vista gioca una parte importante in tutto questo. La scienza, o meglio la fisiologia ci spiega come sia il nostro occhio a trasmettere le informazioni al cervello. Quando sta per giungere la sera, il nostro cervello realizza il ritmo del riposo per cui viene conciliato naturalmente il sonno tramite la produzione di melatonina. Questo ormone ha il suo picco massimo durante le ore notturne. 


Un buon riposo non potrà, quindi, che portarci una naturale ventata di benessere.

Cosa succede durante il giorno

Nelle ore di luce, la retina lancia costantemente messaggi al cervello poiché ha il compito di trasferire le molteplici immagini che cattura tramite l’occhio. In questo modo si attivano le sostanze biologiche utili alla crescita e al mantenimento della buona salute


Nelle persone ipovedenti possono sorgere difficoltà e problemi di salute provocati dall’assenza forzata di luce. 


La luce diurna penetrando nei nostri occhi permette alla ghiandola pineale di attivarsi per svolgere un buon lavoro. Questa ghiandola, cosi denominata per la sua forma simile ad una pigna, situata al centro del cervello, scientificamente definita epifisi, si sviluppa gradualmente raggiungendo il massimo sviluppo nella pubertà per poi regredire e calcificarsi nella età adulta, quindi atrofizzarsi nel tempo e di conseguenza perdere la sua efficacia.  Il suo compito è quello di rilevare lo stimolo luminoso, registrare le modificazioni ritmiche dell’ambiente in termini di alternanza luce-buio e regolare così il ritmo circadiano dell’organismo.


In pratica cosa succede? La ghiandola pineale reagisce allo stimolo mediante la produzione di un ormone: la melatonina. Quando lo stimolo luminoso arriva all’epifisi viene inibita la secrezione di tale ormone. Il buio, al contrario, ne stimola il rilascio. Per questo motivo la melatonina ha un picco nelle ore notturne e valori molto più bassi durante il giorno. Tale andamento corrisponderà al succedersi di luce e buio e porta l’organismo a instaurare il giusto ritmo sonno-veglia.

A cosa serve la melatonina?

  • Esaltare e rafforzare i meccanismi immunitari.
  • Accrescere la produzione di energia fisica alzando i livelli di sopportazione alla fatica.
  • Un’ottima azione antiossidante del corpo, con effetti evidenti sui meccanismi anti-invecchiamento.
  • Inibire lo sviluppo sessuale prima della pubertà.
  • Regolare il ciclo sonno-veglia.
  • Una azione sedativa e rilassante.

Durante la fase circadiana diurna, molti ormoni vengono prodotti dalle ghiandole e diventano una sorta di carburante che serve a far funzionare tutto il “motore”. 


Nelle ore del giorno viene anche prodotto il cortisolo (che è considerato l’ormone dello stress) ed ha una funzione importante che è quella, soprattutto, di difendere il corpo dalle infiammazioni

Non solo cicli circadiani di 24 ore

C’è chi sostiene che tutte le sequenze cicliche in natura interagiscano con il nostro benessere fisico.


Parlando delle stagioni che si alternano con regolarità nell’arco dei 12 mesi, anche esse influenzano la nostra vita. 


Già entrando nell’autunno, il nostro corpo si prepara a quelli che saranno i mesi freddi e quindi all’inverno; il nostro metabolismo rallenta, sentiamo il bisogno di mangiare maggiormente, di svegliarci più tardi e andare a letto prima, un po' come se andassimo in letargo. 


Al contrario, nei mesi caldi estivi ci sentiamo molto più attivi e meno svogliati e le molte ore di luce giocano un ruolo a favore per mantenere alta la concentrazione e il buon lavoro di tutta la nostra muscolatura. Non dimentichiamo che le ore di luce, e soprattutto di sole, attivano nella nostra epidermide la produzione di vitamina D che è utilissima sia per il rafforzamento del sistema immunitario sia per la prevenzione dell’osteoporosi, da non sottovalutare specialmente se si è in età avanzata.       

Anche l’alimentazione deve essere ciclica

È importantissimo variare la nostra alimentazione a seconda del periodo dell’anno, tenendo appunto conto della stagionalità dei cibi, in particolar modo della frutta e della verdura, al fine di utilizzare al meglio le proprietà utili degli alimenti che, se non appartengono a quella stagione, non possono certamente racchiudere le proprietà nutritive che avrebbero nel loro periodo di crescita e successiva raccolta.


Anche la scelta e la preparazione dei piatti dovrà variare in base alle stagioni, al fine di fornire al nostro organismo tutto ciò di cui ha bisogno per prepararsi ed affrontare quel periodo.

Seguiamo gli orari del nostro ritmo circadiano

Abbiamo appena visto che dedicare le giuste ore al riposo è un vero toccasana per la nostra salute.


Occorre però rispettare anche altri ritmi giornalieri


Per esempio, mantenendo più o meno sempre gli stessi orari che dedichiamo all’alimentazione. I pasti principali dovrebbero sempre essere fruiti in orari simili. Questo permetterà al nostro organismo di attivarsi con la massima regolarità senza subire alterazioni. Il fegato, per esempio, avrà il suo compito da portare avanti in determinati orari e così è per l’intestino e per tutto il resto del corpo. Certe alterazioni a lungo andare possono avere esiti negativi per il nostro organismo.


Non vuol dire che non si possa sgarrare nel breve periodo, può capitare che ci siano giorni o periodi nei quali per motivi lavorativi o familiari i nostri orari e le nostre abitudini cambino. Ma questo non provocherà danni particolarmente problematici se poi si tornerà alla normalità. 


In linea generale, però, è bene essere costanti nel ripetere le buone abitudini della nostra vita quotidiana mantenendo gli stessi orari


La medesima osservazione vale per quanto riguarda la somministrazione di medicine. Chi, per motivi di salute, è costretto ad assumere farmaci (sia salvavita che non) sa bene che vanno presi sempre alla stessa ora tutti i giorni e per tutto il periodo della cura.

Quando non si riesce a rispettare il ciclo circadiano

Purtroppo, ci sono dei casi in cui non è possibile rispettare il nostro orologio biologico


Ne sa qualcosa chi lavora facendo i turni. Chi è costretto a stare sveglio durante le ore di buio e dormire nelle ore di luce, a lungo andare, può ritrovarsi con danni seri all’organismo. Per questo, ci sono legislazioni vigenti che impongono la rotazione dei turni notturni su più personale in modo da permettere di poter riequilibrare l’orologio biologico interno. 


Un altro caso per il quale non è possibile rispettare il nostro orologio biologico è quello del fenomeno del jet lag. Chi viaggia molto attraverso i vari continenti, per esempio, sia per lavoro sia per diletto, potrebbe riscontrare disturbi legati al sonno-veglia ma anche, se la cosa diventa cronica, ad un deficit del sistema nervoso centrale. 


La soppressione di melatonina potrebbe, inoltre, provocare nel tempo problemi più importanti in quanto questo ormone svolge l’importante compito di proteggere le nostre cellule. 

Quali problemi possiamo riscontrare se non rispettiamo l’orologio biologico?

Quando il nostro organismo perde la facoltà di mantenere il giusto ritmo biologico, possono insorgere malattie anche di una certa gravità. 


Un sonno, come tutti sappiamo, deve essere ristoratore. Se ciò non avviene, a lungo andare, si possono presentare danni neurologici. Difficoltà a concentrarsi, problemi di memoria, acufene, sono le più comuni cronopatologie, ma ce ne possono essere altre che risultano addirittura invalidanti. I ritmi del ciclo circadiano, se non rispettati per qualche periodo, non provocano grandi disturbi e possono essere risolti trascorrendo nuovamente in modo corretto i periodi di sonno-veglia.


Quando il ritmo circadiano sfalsato si protrae invece per molti mesi consecutivi, si danneggia il sistema nervoso facendo subentrare depressione, alterazione del sistema immunitario, ipertensione, tachicardia, problemi gastrici, malattie del metabolismo. 


Il nostro cervello, grazie a ciò che la ghiandola pineale secerne, è il centro di comando di tutto il nostro corpo. L’epifisi (nome corretto di questa ghiandola) produce melatonina nella quantità utile e necessaria per tutta la fase delle 24 ore e fa sì che il nostro organismo possa beneficiare di un’altra sostanza importante come la serotonina. Un corretto ciclo circadiano regola la funzione di questo importante neurotrasmettitore che agisce sulla temperatura corporea, regola le sensazioni di fame-sazietà-sete ma soprattutto lavora sul nostro umore. Non per niente è nominato l’ormone della felicità. 


Benessere e buonumore sono quindi due facce della medesima medaglia.

Quando, per esigenze lavorative o familiari, non possiamo rispettare il ciclo circadiano cosa possiamo fare? Quali soluzioni possono esserci utili?

  • Avendo la possibilità di recuperare nei giorni di riposo, sicuramente aiutiamo il nostro corpo a rigenerarsi, magari evitando di sottoporlo a stress ulteriori. Quindi, meglio dormire qualche ora in più o dedicarsi ad attività di svago o che possano indurre benessere mentale e fisico.
  • Utilizzare degli integratori che possano supportare lo stress psico-fisico come T-MAG AVD REFORM nel dosaggio medio di due capsule al giorno, in associazione ad EPADX AVD REFORM sempre nel dosaggio di due capsule al giorno.

Per l’utilizzo della melatonina, avendo azione sugli ormoni, così come per l’utilizzo di fitoterapici ad azione sedativa, consiglio una valutazione dettagliata e un percorso da seguire.

Curiosità sul ritmo circadiano e conclusioni

La nostra vita è diventata molto, forse, per alcuni aspetti, anche troppo tecnologica e questo incide negativamente sul ritmo circadiano. 


La luce elettrica, i dispositivi che generano fonti di luce, creano delle barriere che disturbano il nostro cervello.  Se non strettamente necessario, come per motivi di lavoro, evita di passare molte ore davanti ai dispositivi


Secondariamente, stai maggiormente a contatto con la natura e pratica attività fisica all’aria aperta. Ancora meglio tornare a vivere lontano dal centro della città, in periferia, o in campagna dove poter avere a disposizione degli spazi verdi. 


Il ciclo della vita è esattamente questo: svegli e produttivi nelle ore di luce ed a riposo nelle ore di buio. Basterebbe davvero molto poco per ritrovare questa giusta regola e, di conseguenza, il raggiungimento della serenità e del benessere.


I fattori esterni possono incidere sul funzionamento dell’epifisi e, quindi, alterare il ritmo biologico e generare squilibri


La conoscenza può aiutarci davvero a migliorare la nostra vita. 


Molte domande hanno già ottenuto risposte da parte della medicina moderna e della scienza ed hanno portato benefici alla salute umana. 


D’altro canto, invece, molte strade non sono state ancora esplorate ma, per fortuna, la ricerca fa passi da gigante e continua a porsi sempre dei buoni e nobili obiettivi. 


Questo indica quanto sia importante il valore della vita per tutti. 


Noi intanto cosa possiamo fare? 


Sicuramente rispettare il nostro corpo e cercare di mantenere corretto il ciclo sonno-veglia. Il ritmo della natura, di conseguenza, farà tutto il resto da sé.  

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