Non è sempre facile riprendere i ritmi lavorativi e iniziare l’anno con il pieno di energie se l’organismo ha accumulato troppe tossine. 

Depurarsi dopo le feste è importantissimo ma i consigli che propongo in questo articolo sono validi in qualsiasi momento dell’anno.

Qualsiasi lavoro fatto su un essere umano, perché sia completo, efficace e duraturo nel tempo, dovrebbe tenere conto dei suoi differenti piani. Questo assunto vale anche per la depurazione: 

• corpo, mente ed emozioni sono parti interdipendenti che si influenzano, perché interconnesse, e che possono soffrire per un eccessivo accumulo di tossine. 

Gli strumenti e le tecniche per intervenire sono differenti. Oggi partiamo dall’organismo ma non dimentichiamoci del resto, che va armonizzato per raggiungere una buona condizione di equilibrio generale.

Per depurare il piano fisico è importante tenere presente il bilancio di entrate ed uscite: 

• diminuire le entrate, soprattutto se sono state eccessive nel periodo di feste appena trascorso; 
• incrementare le uscite, quindi, attivare nei modi adeguati gli organi che si occupano di portare fuori i “prodotti di scarto” dal nostro organismo, denominati emuntori, cioè: polmoni, fegato, intestino, pelle e reni.

L’equilibrio è una condizione instabile che va ricercata costantemente; esso è differente per ognuno di noi: evitate di inseguire soluzioni preconfezionate o miracolose, spesso proposte dal web, perché non esistono!

Via per un periodo, o magari per sempre, pane, pasta, riso, cracker e tutti i prodotti da forno raffinati (bianchi); lo zucchero bianco e altri alimenti ricchi di carboidrati semplici (come le patate) dovrebbero sparire dalle nostre tavole per l’effetto “Sali e scendi” che scatenano a spese di insulina e glicemia, infiammazione generalizzata dell’organismo, favorendo la sindrome metabolica e conseguente aumento di peso. 

Tutte condizioni che sono l’anticamera delle malattie cronico degenerative così diffuse ormai nella popolazione italiana (non solo nella fascia anziana!).

Ci sono diversi tipi di acidi grassi con strutture e proprietà differenti; essi vanno consumati con moderazione, soprattutto per chi ha problemi di peso. 

I grassi che danni problemi di salute, aumentando il colesterolo “cattivo” e il rischio di malattie cardiovascolari, sono quelli saturi (solidi a temperatura ambiente) e gli acidi grassi trans che si trovano nei grassi idrogenati o parzialmente idrogenati. È bene evitare o limitare al massimo il consumo di alimenti industriali come merendine, snack e biscotti. 

Mentre i grassi buoni sono quelli della frutta secca, del pesce azzurro e di alcuni oli vegetali. 

Per quanto riguarda il burro, spesso demonizzato, non dobbiamo evitarlo, magari usarlo con parsimonia, e sempre da panna da centrifuga o meglio ancora quello chiarificato. Alcune sostanze, in esso contenute, come l’acido butirrico sono utili ai batteri intestinali.

La zuppa di cipolla, piatto tipico della cucina francese dal 1700, risale all’antica Roma. Quella che propongo come salutare e depurativa non contiene prodotti animali, ma solo cipolle, sedano (che rafforza l’azione diuretica), olio extravergine e erbe aromatiche. Si potrebbe utilizzare il miso o il gomasio e qualche spezia come la curcuma e il cardamomo.

La cipolla, ricca di quercetina, ha un effetto antinfiammatorio, è diuretica e alcuni studi dimostrano la sua efficacia sul controllo della glicemia. I composti solforati che contiene sono molto utili per proteggere dagli effetti cancerogeni di nitriti e nitrati.

Vi consiglio di utilizzarla per almeno tre giorni nella settimana di depurazione nel pasto serale.

Ovviamente, per chi ha difficoltà digestive o problematiche gastriche potrebbe risultare difficile da gestire. In questo caso sostituite le cipolle con del finocchio.

Di seguito la ricetta.

Ingredienti: 

• 3 gambi di sedano con le foglie;
• 3 cipolle rosse;
• 3 carote;
• 3 fette di pane di segale raffermo;
• 800 ml di acqua;
• cumino, coriandolo, rosmarino;
• 4 cucchiai di olio evo;
• spezie indicate. 

Preparazione:

• lavare e affettare finemente le verdure;
• stufare per 10 minuti con poco olio, le spezie, il rosmarino;
• aggiungere l’acqua, coprire e cuocere altri 25 minuti;
• tostare leggermente il pane, e cospargerlo con poco olio.

Distribuire in 4 terrine monoporzione.

Si tratta di una bevanda che appartiene alla cucina macrobiotica, tra l’altro piuttosto conosciuta. 

Risulta un toccasana in caso di difficoltà digestiva, colite, raffreddore e influenza, mal di testa e debolezza in generale.

Può essere molto utile in questo periodo per rafforzare lo stomaco messo a dura prova dalle feste, per aumentare l’energia e per prevenire i malanni stagionali.

Ingredienti e dosi per una persona:

• 1 cucchiaino di kuzu;
• la punta di un cucchiaino di purea di umeboshi;
• 1 bicchiere d’acqua.

Sciogliere il kuzu nell’acqua fredda e aggiungere l’umeboshi. Mescolare e, quando inizia a bollire, bene spegnere.

Riassumendo questa bevanda:

• tonifica l’apparato digerente;
• disinfiamma;
• alcalinizza;
• allevia i sintomi del raffreddore;
• favorisce l’eliminazione del muco.

Anche se può sembrare un consiglio scontato, in realtà non lo è! Almeno non così come potrebbe sembrare a prima vista, perché spesso non siamo più in grado di riconoscere e apprezzare un cibo semplice.

I dettami di questa era attuale, nonché i ritmi lavorativi, spesso ci allontanano da alcuni concetti fondamentali e dalla possibilità di attuare un certo stile di vita, semplice, salutistico e non frenetico.

Vi esorto a leggerei il libro del giornalista americano Michael Pollan  “In difesa del cibo”, nel quale illustra quale sarebbe un comportamento da adottare per mantenersi in salute, rifacendosi ad un pensiero in particolare, cioè non mangiare nulla che la nostra nonna non avrebbe mangiato. 

In altre parole, cibo vero, meglio se poco, e meglio ancora se verde. Sarebbe semplice, cioè, se non sconvolgesse il credo dell’industria più potente e insostituibile al mondo, quella agroalimentare.

Quindi, non consumare cibi troppo elaborati con additivi, conservanti, addensanti e altri ingredienti artificiali. Cerca, per quello che è nelle tue possibilità, di acquistare frutta e verdura di stagione e locale, prepara pasti semplici, che abbiamo un equilibrio tra grassi, proteine e carboidrati. 

E, ovviamente, non acquistare cibo confezionato, precotto e prodotti da forno che contengono spesso zuccheri e farine bianche. Se non avessi tempo o non fossi abile nel preparare dolci, biscotti o torte, potrai rivolgervi sicuramente a negozi che hanno prodotti fatti artigianalmente e attenti alla scelta delle materie prime. O puoi seguire la mia pagina Instagram, dove troverai ricette semplici e, soprattutto, alternative per colazioni o spuntini!