L’allattamento al seno è la strategia che la natura mette a disposizione per favorire la sopravvivenza dei piccoli mammiferi e che crea un legame unico tra madre e figlio.
Il latte materno rappresenta l’alimento perfetto: contiene in proporzioni bilanciate tutti i nutrienti, le sostanze bioattive ed i microrganismi eubiotici, cioè compatibili con l’intestino del neonato e indispensabili dalla nascita e nel corso della crescita per colonizzarlo. Per la precisione, definirei il latte materno molto più di una semplice alimentazione poiché contiene componenti bioattivi, tra cui sostanze immunitarie come le citochine, gli ormoni e anche batteriche, i metaboliti e gli oligosaccaridi che non sono impiegati dagli esseri umani, ma che forniscono alimenti ai batteri.
L’OMS considera l’allattamento al seno uno degli obiettivi prioritari per la salute pubblica a livello mondiale. I benefici del latte materno, infatti, riguardano il corretto sviluppo del bebè e la prevenzione di numerose patologie.
L’allattamento al seno è vitale per il bambino: il latte materno nutre il bebè appena nato, il contatto pelle a pelle gli offre protezione e con questa attività si aiuta a colonizzare il microbiota intestinale, poiché anche sulla pelle e, nello specifico, nel capezzolo ci sono batteri che, insieme a quelli contenuti nel latte, contribuiscono a sviluppare fin dalle prime ore di vita le fragili difese immunitarie del nascituro.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che nel latte materno sono presenti batteri vivi che svolgono una funzione importantissima per la salute dei neonati.