Se siamo attenti nella scelta degli alimenti, selezionando quelli salutari da quelli nocivi, dovremmo fare altrettanto con ciò che entra nella nostra mente.

Certamente non è semplice, forse ancor più complesso di una dieta alimentare, perché non possiamo controllare tutto. Ma possiamo essere più attenti, evitando di accettare tutto quello che ci viene detto e, soprattutto, cercando di non essere passivi rispetto alle notizie che ascoltiamo o leggiamo.

Spesso facciamo fatica a selezionare ciò che serve da ciò che è inutile, rischiando di accogliere un po’ di tutto nella nostra mente, sia le cose buone sia quelle cattive. È necessario il discernimento. Capire cosa ci aiuta ad andare avanti e chi e che cosa, invece, ci fa scivolare indietro. È un po’ come mangiare sia cibo sano sia cibo spazzatura e, poi, non riuscire ad espellere quello cattivo, come se fossimo costipati e, quindi, non riuscissimo a svuotarci. 

Non solo dobbiamo scegliere cosa far entrare nella nostra mente, cosa ben più complessa rispetto a scegliere quale sostanza assumere ma, nel momento in cui non siamo stati in grado di filtrare, è necessario saper eliminare in fretta, prima che quel “pensiero” o quel messaggio intossichino in modo permanente la nostra mente. 

Le cose da fare, pertanto, sono due, e capisco che non sia semplice correggere due comportamenti. Ma se, intanto, riuscissimo a correggerne uno, saremmo sulla buona strada. 

È un po’ come quando decidiamo di metterci a dieta dopo lunghi periodi di stravizi o eccessi alimentari. Non tutti riescono, allo stesso tempo, ad eliminare alcuni alimenti e limitare le quantità di quelli consentiti. In questo caso, si parte per gradi, per evitare di stravolgere le abitudini, con il possibile rischio di tornare ben presto a ricaderci. Quindi, la prima cosa da fare è iniziare ad eliminare determinati cibi, cioè quelli tossici, senza intraprendere un vero e proprio piano alimentare. E, successivamente, lavorare sulle quantità, sulla corretta suddivisione dei pasti e sui cambiamenti alimentari secondo il corretto profilo nutrizionale. La prima cosa da fare, pertanto, è prestare attenzione a ciò che mangi, evitando di riempirti lo stomaco con qualunque cosa ti capiti sotto mano, eliminando quindi i cibi spazzatura. In questo modo, non otterrai un dimagrimento efficace, ma sicuramente eviti di intossicarti, con la conseguenza di infiammare i distretti corporei e ammalarti. 

Sappiamo bene che il corpo ha bisogno di cibo sano e nutriente che si trasformi in energia vitale, mentre il cibo malsano si trasforma in grasso e quindi in zavorra che ci portiamo addosso. Analogamente, dovresti prestare attenzione a ciò che la tua mente mangia. E la mente è facilmente influenzabile e soggetta ad accumulare ciò che la può intossicare. Basta pensare a quello che leggiamo e ascoltiamo o a chi incontriamo e frequentiamo. Mentre con il cibo l’organo di senso principalmente coinvolto è il gusto, ovviamente connesso alla vista e all’olfatto (non a caso si dice che a volte mangiamo con gli occhi), con la mente entrano in gioco occhi, orecchie, cervello con tutte le sue connessioni neuronali e cuore!!! Ecco perché la nostra mente è esposta alla tossicità quanto, se non più, del nostro corpo!!!    

Come assorbiamo facilmente energia positiva, facciamo altrettanto con quella negativa dai nostri simili. E ce ne rendiamo conto, quotidianamente, quando siamo a contatto con persone solari e sorridenti ci sentiamo carichi; mentre, se siamo con persone arrabbiate, polemiche o scontente, ci sentiamo indeboliti.

Cosa lasciamo entrare nella nostra anima? 

Come il corpo, così la nostra mente ha bisogno di essere nutrita da cose buone, sane e pulite. Ad esempio, lasceremmo mai il nostro bambino piccolo a guardare un film horror o con contenuti e scene inappropriate?! Credo proprio di no, perché ne resterebbe influenzato, inficiando magari il suo comportamento.

Ricordiamoci sempre che ciò che entra, poi, costruisce, sia con il corpo, mangiando o bevendo; sia con il cervello, attraverso la visione, l’ascolto o la lettura.

Allora, presta attenzione a ciò che vedi, leggi o ascolti. E chiediti come ti senti dopo aver visto, letto o ascoltato. Quale sia il tuo stato d’animo, se i tuoi pensieri sono positivi, se la tua carica sia la stessa o se, al contrario, nutri emozioni spiacevoli. Seleziona con attenzione ciò che lasci entrare nella mente. Non è semplice, ma puoi cominciare a non accettare tutto quello che ti viene rifilato dalla televisione, da Internet e dai mille canali di comunicazione che ti circondano. Impara a riconoscere un messaggio negativo; secondariamente, nonostante tu lo abbia ricevuto, puoi evitare che ti faccia male. È come se, dopo averlo messo in bocca, tu lo sputassi! 

Ricerca cibo positivo per la tua mente. Cerca strumenti che ti accompagnino sulla strada della crescita personale; che ti aiutino a riflettere, a capire, a migliorare. 

Questo non vuol dire non guardare i telegiornali e non leggere i quotidiani perché sono pieni di notizie che possono metterci di pessimo umore; ma se, come in questo momento storico, siamo bombardati da informazioni catastrofiche (i morti, l’economia al collasso ed il distanziamento sociale), quello che possiamo fare è fermarci a pensare a come non peggiorare il nostro stato. 

Non possiamo certamente cambiare la situazione e l’evidenza dei fatti, ma possiamo, con spirito critico, non farci influenzare internamente e magari sensibilizzare le persone vicine a fare lo stesso, essere lucidi, centrati ed usare la logica.

Non si tratta di combattere ciò che ci arriva dall’esterno, ma di accogliere soltanto ciò che può essere buono per noi, al fine di mantenere in salute la nostra mente. 

Del resto “mens sana in corpore sano”…